VALUTAZIONE DEL RISCHIO
DERIVANTE DAL RUMORE
La valutazione del rischio derivante dal rumore identifica la presenza di fonti acustiche sul luogo di lavoro che possono mettere a rischio la salute dei lavoratori esposti.
Rispetto a quanto accade per altre classi di rischio, i termini di causa-effetto che producono danni da rumore non sono immediatamente visibili. Questo comporta che, a volte, i sintomi generati dall’esposizione al rumore vengano sottovalutati.
Tuttavia, gli effetti sulla salute sono numerosi e di varia natura: dalla riduzione della capacità uditiva fino alla perdita totale dell’udito; coinvolgimento dei sistemi neuroregolatori centrali e periferici (apparato cardiovascolare, endocrino, sistema nervoso centrale ed altri).
Il rumore disturba, inoltre, le comunicazioni verbali e la percezione di segnali acustici di sicurezza, provocando fatica mentale, minore efficienza nel rendimento lavorativo e interferenze sul sonno e sul riposo.
È fondamentale, perciò, predisporre una valutazione di impatto acustico professionale e mirata alle condizioni del luogo di lavoro specifico.
Valutazione del rischio rumore - La normativa
- D.Lgs. 81/08: Misure di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro;
- D.Lgs. 195/06: Direttiva relativa all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (rumore);
- UNI EN ISO 9612:2011: Acustica – Determinazione dell’esposizione al rumore negli ambienti di lavoro – Metodo tecnico progettuale;
- UNI 9432:2011: Acustica – Determinazione del livello di esposizione personale al rumore nell ambiente di lavoro
- esposizione a un rumore molto forte, come un’esplosione, che provoca dolore e spesso lacerazioni al timpano;
- esposizione a un rumore meno forte ma superiore a 80-85 dB (limite indicato dalla legge), che può determinare una riduzione dell’udito.
- rumori dannosi: solo quando, in funzione del suo livello e tempo di esposizione, si raggiungono e si superano i limiti previsti dalla legge;
- rumori disturbanti: quando, indipendentemente dal livello e dalla durata di esposizione, pone la persona in una condizione di reattività psicologica negativa
S.A. Engineering - Valutazione del rischio rumore
- valutazione del rischio rumore senza misurazioni: quando l’esposizione al rischio rumore risulta trascurabile. Prevede solo una serie di rilevazioni standard per verificare il livello di esposizione al rumore ed escludere il superamento dei limiti;
- valutazione del rischio rumore con misurazioni fonometriche: vengono effettuati controlli più approfonditi, con rilevazioni acustiche tramite strumenti specifici, che tengono in considerazione diversi fattori presenti nell’ambiente in esame.
- definizione dei limiti di esposizione;
- fattori che possono accentuare il rischio (vibrazioni, rumori impulsivi, etc.);
- presenza di aree e macchine a forte rischio;
- interazione tra rumore e segnali di avvertimento o altri suoni di sicurezza;
- informazioni sull’emissione di rumore fornite dai costruttori;
- prolungamento del periodo di esposizione al rumore oltre l’orario di lavoro normale;
- informazioni raccolte dalla sorveglianza sanitaria (ad esempio per la presenza di lavoratori particolarmente sensibili al rumore);
- valutazione dell’efficienza ed efficacia dei DPI-uditivi (Dispositivi di Protezione Individuale)
- Dichiarazione di Valutazione dei Rischi (DVR);
- Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC);
- Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenti (DUVRI);